Stamattina alle 11,30 un gruppo di cittadini, tra cui familiari ed amici, si sono dati appuntamento in Piazza Giovanni Paolo II a Palermo per ricordare con una preghiera Emanuele Piazza & Gaetano Genova, vittime di lupara bianca nel 1990.
I partecipanti, tra cui il promotore, il fratello Andrea Piazza, si sono incontrati anche per promuovere le altre iniziative come la realizzazione dei marciapiedi della memoria in viale Croce Rossa, una mozione da quasi due anni in attesa di calendarizzazione in Consiglio comunale a Palermo.
“In una città votata a ricordare solo pochi dimenticando tutti gli altri – scrive Andrea Piazza, avvocato, fratello di Emanuele – riproponiamo i valori ‘dell’antimafia francescana’ contraria alle elargizioni pubbliche in favore di Associazioni e Fondazioni che si professano Antimafia e per la vendita del patrimonio confiscato”. Ed ancora: “Sollecitiamo, nonostante il disinteresse, tutte le forze politiche che siedono in Consiglio comunale, a Palermo, a calendarizzare ed approvare la mozione per la realizzazione in viale Croce Rossa dei "Marciapiedi della Memoria" e farlo diventare un luogo che ricordi tutti contrastando la discriminazione tra le vittime che hanno versato il medesimo tributo :” la loro vita”.
Emanuele Piazza fu assassinato a 29 anni, il 16 marzo del 1990 in circostanze mai del tutto chiarite, ad opera di Cosa Nostra, ma il corpo non venne mai ritrovato.
Ex poliziotto, operò come agente dei servizi segreti italiani nel SISDE, occupandosi della ricerca di soggetti latitanti. Riuscì a far arrestare il latitante mafioso Giovanni Sammarco[s ed in seguito ad una perquisizione furono trovate armi, autovetture e motocicli all'interno del quartiere popolare di Palermo denominato Zen.
Genova era un vigile del fuoco e si ritiene che Genova avesse fornito a Piazza indicazioni che si rivelarono fondamentali per l’arresto di Giovanni Sammarco, all’interno di un centro sportivo. Per questo, fu fatto sparire dalla mafia il 30 marzo dello stesso anno.
Nel progetto di riqualificazione dei percorsi pedonali in viale Croce Rossa, al fine di divulgare la storia personale delle vittime, oltre a prevedere l‟installazione di totem informativi, si prevede la collocazione di QR Code (Quick Response Code), ovvero un codice a barre a risposta rapida, agevolmente accessibili con uno smartphone o tablet, in modo che l‟utente inquadrando con la funzione telecamera il codice riceverà dati e informazioni integrative.