Una performance teatrale in memoria del giudice Cesare Terranova e del maresciallo Lenin Mancuso

Un appello dei parenti delle vittime di mafia, uno spettacolo di denuncia civile contro il potere mafioso e una giornata di commemorazione. Una due giorni, ieri e oggi, dedicate alla memoria del giudice Cesare Terranova e del maresciallo di polizia Lenin Mancuso, trucidati il 25 settembre 1979 in via Rutelli a Palermo. La manifestazione, organizzata dall’ Associazione per onorare la memoria dei caduti nella lotta contro la mafia , si è svolta ieri al Teatro Jolly di Palermo e si è conclusa oggi in via Rutelli con la commemorazione solenne nella ricorrenza del 44esimo anniversario dell’eccidio.

“Vorremmo almeno conoscere i nomi dei mandanti” - ha commentato  il senatore Carmine Mancuso,  figlio di Lenin, ricordando i tanti parenti di vittime della mafia intervenuti tra i quali Andrea Piazza e Roberto Peri. E’ stata inoltre letta una lettera che i parenti delle vittime di mafia hanno scritto per chiedere un sostegno al completamento del film di Placido Rizzotto sulla figura del giudice “Il giudice T.”. Ne è stata proiettata un'anteprima, alla presenza del regista.

Di seguito, l’associazione culturale e teatrale  Teatro Nuovo di Silvana Di Salvo ha messo in scena lo spettacolo “Belve di Stato”, per la regia di Domenico Bravo. Partendo dal testo La mafia di Luigi Sturzo, scritto più di un secolo fa, lo spettacolo è la storia di un uomo che non vuole arrendersi alla tentacolare corruzione e che, proprio a causa di questa sua tenace opposizione, pagherà con la vita.

Foto di Claudio Pezzillo