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Le vetrine del negozio all'inizio dell'attività
Giuseppe e Giuseppina Veniero
Mercoledì 11 dicembre 2024 verrà celebrato l’80° anniversario del Confettificio Veniero di Palermo, con un evento, patrocinato da Confcommercio Palermo, che si terrà dalle ore 9 alle ore 20 presso la sede dell’azienda in via XX settembre, 58/b e che vedrà l’intervento di numerose autorità locali.
“Gli auguri più sinceri per questo importante compleanno – dichiara la Presidente di Confcommercio Palermo, Patrizia Di Dio - che coincide con l’80esimo anno dalla costituzione della nostra associazione. Confcommercio Palermo tiene a valorizzare le realtà storiche della nostra città, come dimostra il riconoscimento di “Negozio Storico” che ogni anno viene conferito alle attività commerciali più longeve della città che rappresentano una parte fondamentale del tessuto economico e identitario locale. Il Confettificio Veniero, che il riconoscimento lo ha già avuto nella prima edizione del 2018 per la sua prestigiosa storia iniziata nel 1944 con la produzione e la vendita dei confetti, è senza dubbio uno straordinario esempio di tradizione, passione e valori imprenditoriali”.
Il Confettificio Veniero tramanda l’arte del confetto da tre generazioni, con un mix sapiente di tradizione e innovazione che, in 80 anni di storia, ha accompagnato le celebrazioni di tante famiglie del capoluogo siciliano e non solo.
“Emozione, ricordi, orgoglio: questo è ciò che provo festeggiando gli 80 anni della nostra attività – dichiara Luigi Veniero - che sono anche i miei 80 anni. Emozione per questo importante traguardo raggiunto insieme alla mia famiglia, che dalle origini tramanda la passione per l’arte del confetto. Ricordi legati ai miei genitori così entusiasti e coraggiosi, ottimisti sin dall’inizio della loro avventura lavorativa, e soprattutto a mia madre, vero pilastro dell’azienda nel corso degli anni. Orgoglio per mio figlio Giuseppe che, al suo ingresso in azienda, ha portato gioventù, freschezza, novità, con entusiasmo e dedizione”.
Giuseppe Veniero, classe 1972, adesso al timone dell’impresa, ha saputo innovare l’azienda familiare pur mantenendo fede all’eleganza e allo stile che da sempre la contraddistingue e ha oggi ulteriormente ampliato il portafoglio dei prodotti agli oggetti decorativi per la casa, fornendo così un’offerta sempre più completa ai clienti.
“Anzitutto tengo a ringraziare la Presidente di Confcommercio Palermo, Patrizia Di Dio, per il patrocinio concesso per il nostro importante traguardo – dichiara Giuseppe Veniero -. Avere l’Associazione al nostro fianco in questo grande giorno è per noi motivo di orgoglio. Chissà se nel lontano 1944 i miei nonni, Giuseppina e Giuseppe, avrebbero mai immaginato di fondare un’azienda che dopo 80 anni sarebbe stata così riconosciuta e apprezzata: di questo sono grato alla mia famiglia, che da sempre ha portato avanti e innovato il mondo del confetto e non solo. Mi ritengo molto soddisfatto dei risultati raggiunti che sono frutto di dedizione, impegno, creatività e onestà. La mia esperienza trentennale in azienda mi ha fatto capire che il commercio è una virtù, una dote innata: commerciante si nasce, ma non basta. Devo, infatti, molto a mia nonna, che è stata presente in negozio per più di 55 anni, per tutto ciò che mi ha insegnato e a mio padre che mi ha messo nelle condizioni ad oggi di condurre l’azienda e riuscire a rimanere al passo con il mercato. L’unica remora è di non aver potuto lavorare con mio nonno Giuseppe, che ha gettato le basi di questa grande impresa!”
Il nipote del fondatore ha, inoltre, ridato vita ai luoghi storici dell’azienda di famiglia in Piazza Cassa di Risparmio, dove, coniugando la passione per l’arte del confetto con quella per l’arte contemporanea, ha aperto nel 2013 lo spazio espositivo Giuseppe Veniero Project. La galleria nasce dalla volontà di creare un salotto culturale nel capoluogo siciliano, dove si parli di arte contemporanea non solo attraverso mostre, ma anche con laboratori, workshop, e lectures.
Il pregio e l’eleganza del classico confetto, uniti a ingredienti sani, naturali e di qualità sono le caratteristiche peculiari dei bonbon del Confettificio Veniero. Nei decenni l’arte della lavorazione si è sempre più affinata e si è declinata in molti gusti e forme per rendere il prodotto come simbolo di un evento speciale, sempre originale e unico. Dal classico alla mandorla fino a quello più elaborato e goloso al tiramisù, al caffè, allo champagne, con ricotta e pere e ancora tanti altri gusti, vengono realizzati con i migliori ingredienti: dalla mandorla d’Avola al loro interno, fino a un leggero strato di zucchero tutto intorno. Il confetto di Veniero è il simbolo indiscusso per festeggiare un’occasione importante.
Nelle foto in basso: il titolare Giuseppe Veniero ed erede dell'attività riceve la targa di "negozio storico" da Patrizia Di Dio, presidente di Confcommercio Palermo. Le vetrine oggi in via XX Settembre. Giuseppina Veniero negli anni Quaranta. Giuseppe Veniero negli anni Quaranta
Giusto, ritrattista della Palermo Felicissima e di Franca Florio, Nicola, artista reporter degli anni duri del dopoguerra e Pucci, innovatore e cantore delle bellezze dell’Isola. Tre Scafidi, tre obiettivi diversi e tre Sicilie diverse, raccontate in cento anni di scatti. Lo studio fotografico nasce in Corso Vittorio Emanuele, si sposterà poi in via Ruggero Settimo e in via Mariano Stabile, per approdare, dal 1999, in via Gaetano Daita. Sabato 12 ottobre, a Villa Igiea, dalle ore 18,30, Pucci Scafidi riceverà i suoi ospiti per festeggiare 100 anni di fotografia. Per l’occasione verrà presentato uno short movie di immagini iconiche di Giusto, Nicola e Pucci Scafidi e sarà inaugurata la mostra “Frame of Sicily” che durerà un mese. Ingresso gratuito.
Frame of Sicily: la fotografia di Pucci Scafidi incontra la materia
Saranno dodici gli scatti per Frame of Sicily, la mostra di Pucci Scafidi realizzata con il sostegno della Fondazione Federico II, di Villa Igiea Roccoforte Hotel, Firriato, Cantine Florio e Flamant. Un’innovazione nell’arte di Pucci Scafidi: la foto materica. “In occasione di questi 100 anni - racconta il fotografo - ho affinato qualcosa che avevo già sperimentato, una tecnica in cui la materia incontra la fotografia. Un’evoluzione del lavoro che porta ad elaborare gli scatti con resine ed altri materiali, applicate al supporto di stampa che trasformano alcuni dettagli dell’immagine in qualcosa che si può vedere ma anche toccare”.
“Sono cresciuto all’ombra della grandezza di mio padre – racconta Pucci Scafidi -. Ironico, sornione e silenzioso. Ricordo di non aver parlato mai con lui di fotografia, fin quando, un giorno, del ragazzo, mi chiese di accompagnarlo a bordo campo allo stadio. Il Palermo giocava in casa con il Cagliari. Così sotto l’egida maestosa del campo della Favorita mio padre mi tenne a battesimo, chiedendomi di sedermi al suo fianco e affidandomi una Nikon F. Da quel giorno non ho mai più smesso di fotografare. Avevo solo 14 anni. Ero ignaro del mio destino ma avevo incontrato la mia passione. La fotografia – prosegue - è per me un mezzo per esplorare e apprezzare la ricchezza di una cultura che continua a vivere e a evolversi con l’intenzione di trasmettere un amore profondo per la mia terra natale, rendendo ogni opera unica, un viaggio sensoriale attraverso la fotografia materica”.
Giusto, Nicola e Pucci Scafidi raccontati attraverso le immagini
Tre generazioni di fotografi che hanno raccontato e raccontano un pezzo di storia siciliana. Nonno, figlio e nipote. Il color seppia, il bianco e nero e l’esplosione dei colori. I primi anni, l’artista reporter, la tradizione e l’innovazione, gli identikit dei tre, nonché i temi principali dello short movie realizzato in occasione del centenario dello Studio. Giusto Scafidi era un ritrattista della buona società, i nobili, la borghesia solida e l’imprenditoria, la classe dirigente di una Palermo colta e europea, lo andavano a trovare per farsi fare un ritratto che, ai primi del secolo, era uno status symbol, una alternativa alla pittura. Tra i suoi clienti anche donna Franca Florio insieme a Vincenzo, donne famose del jet set e gentiluomini austeri e severi, in alta divisa con decorazioni o in abiti come frak e redingote.
Nicola Scafidi rompe la tradizione uscendo dal comfort e l’eleganza dello studio, con disappunto del padre che considerava la sala pose il suo tempio, e con lo Sbarco degli americani in Sicilia va in strada. Ritiene un dovere e non un semplice mestiere andare in giro per raccontare e fare sapere alla gente che cosa accade. Così, con la sua RolleiFlex, si spinge nei meandri della cronaca nera, come sui set cinematografici più prestigiosi. Racconta gli anni della povertà, della mafia, della speranza e della rinascita. La grande politica con i comizi di Alcide De Gasperi, l’uccisione del bandito Giuliano. I grandi intellettuali come Leonardo Sciascia e Renato Guttuso e famosi protagonisti del cinema come Roberto Rossellini, Anna Magnani, Sophia Loren, Alain Delon e Bart Lancaster e il film Il Gattopardo di Luchino Visconti.
Pucci Scafidi dipinge il quadro di una Sicilia dai contrasti vivaci, dove il mare blu si sposa con l’entroterra fertile e ne cattura l'essenza attraverso il suo obiettivo. Le sue immagini rivelano paesaggi incantevoli, architetture storiche e momenti di vita quotidiana, tutti intrisi di un'atmosfera unica, riuscendo a immortalare la luce particolare dell'Isola, dalle albe dorate alle crepuscolari tonalità rosa e arancione. Le sue fotografie raccontano storie di un territorio ricco di cultura e tradizioni, mostrando la bellezza dei mercati, delle feste popolari e dei volti delle persone. Ogni scatto è un invito a scoprire angoli nascosti, dalle spiagge incantevoli alle strade tortuose dei borghi. Attraverso il suo lavoro, Pucci Scafidi non solo celebra la Sicilia, ma invita anche gli spettatori a connettersi con la sua anima, rivelando il legame profondo tra la terra e i suoi abitanti.
Gli Scafidi
Una bellezza solare e dal fisico statuario, Marika Faraci, 29 anni, nata a Monreale, è una influencer, modella, attrice, hostess e content creator da quasi 38 mila followers su Instagram, che colpisce per la sua empatia e per la sua energia positiva. Con lei non ci si ferma di certo alla prima impressione ma si viene travolti dall’entusiasmo e dall’energia che mette nelle sue molteplici attività. Marika, laureata in Scienze della Comunicazione pubblica e d’impresa, pubblicità e marketing, Master in Risorse Umane, è anche una prof (di sostegno, teoria e tecnica della comunicazione e in turismo e strutture alberghiere) e sale in cattedra ogni mattina.
Nei social si definisce “Good Vibes influencer” (influencer delle sensazioni buone) e lo fa con il suo sorriso e la sua positività. Tra le sue apparizioni televisive, a gennaio scorso è stata ospite di Avanti un altro su Canale 5 con Paolo Bonolis. Pochi minuti di apparizione che sono diventati virali sul web e l’hanno resa famosa per la sua parlantina in un botta e risposta con il celebre presentatore. In questi giorni, è concorrete in The Floor-Ne rimarrà uno solo, il game show condotto da Ciro Priello e Fabio Balsamo, che torna per la seconda stagione fino al al 15 ottobre su Rai 2, alle 21.30. Cento concorrenti, ciascuno esperto di un tema, dal più serio a quello più buffo. Un enorme campo da gioco. E un solo obiettivo: restare in gara. Questo, in soldoni, è il meccanismo del gioco.
La Faraci è anche testimonial di alcune campagne pubblicitarie sui social per i negozi Intimissimi e Luan a Palermo.
C'è qualche designer o brand con cui sogni di collaborare in futuro?
"Sono stata orgogliosa di sfilare per Dolce&Gabbana nella mia Monreale 6 anni fa e con Tornatore nel suo spot. Chi vuole fare moda e cinema deve buttarsi prendendo prendendo tutto ciò che capita ma sempre con tutela del proprio corpo e non prendendo mai in giro chi ti segue".
Progetti futuri ?
"Al momento sto studiando per perferzionarmi come conduttrice, magari un giorno mi piacerebbe questo ruolo in tv".
Qualche consiglio per le giovani aspiranti modelle?
"Differenziatevi , anche se per farlo doveste andare controcorrente, divertitevi e non ascoltate le critiche".
Marika Faraci
Il carro del 400esmio Festino
Iva Marino
La riflessione dell'esperta sul significato intimo della figura della Santuzza in occasione dei 400 anni del Festino di Palermo
Abbiamo intervistato la dottoressa Iva Marino, psicologa clinica e forense, ricercatrice di Unipa, sui temi della recente festività di Santa Rosalia e delle celebrazioni a lei dedicate a Palermo.
La Dottoressa Iva Marino nasce nel cuore della Sicilia a Piazza Armerina (Enna).
Ha una infanzia felice, in una famiglia attenta ed affettuosa ma vive anche a casa di una zia che le insegna l' importanza di una vita morale e la fiducia nell' avvenire, fiducia che non le viene meno neanche dopo la morte del padre. Già da studentessa universitaria si mostra intollerante alle ingiustizie dei potenti ed anche ai piccoli soprusi che nota nella vita di tutti giorni. Ama leggere molto nel tempo libero, ma si accorge di essere attratta dalle letture dei romanzi polizieschi ed un particolare da quelli in cui il protagonista era il famoso commissario Maigret. Diventa infatti Criminologa ed esperta in Psicopatologia. Si forma presso la The New School University di New York City e le università di Roma e Torino, approfondendo l' ambito della Clinica del Trauma. È coordinatrice dello Studio " Psicologicamente", con sede in Palermo ed Enna; è personaggio pubblico e svolge attività di consulenza per testate giornalistiche, programmi radiofonici e televisivi. Ama Jung e la Psicologia Analitica, è autrice di diverse pubblicazioni. Viaggia con frequenza intensa ed il suo cuore è diviso fra l' incantevole cittadina di Piazza Armerina e Palermo.
Come ha trascorso questi ultimi giorni in onore della Santuzza?
"Con "grande onore" verso di Lei. Rosalia celebra il Canto dell' inconscio, una voce di autoaffermazione della coscienza. Una presenza femminile che ha conosciuto il martirio, una presenza femminile attiva e vivace; un "sentire" che evidenzia genialità e forza nell' indicare un grido di speranza e libertà. Viva Palermo e Santa Rosalia!!
Fra poco l' alto senso della meraviglia e dell' amore mi porterà a celebrare anche Maria Santissima delle Vittorie, Patrona di Piazza Armerina, altra grande mia fonte di devozione".
Inaugurato il Palermo Marina Yachting
Il taglio del nastro alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella
Con lo slogan "Palermo è possibile", è stato inaugurato venerdì 13 ottobre il Palermo Marina Yachting, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Pasqualino Monti, presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale, ha mostrato ai giornalisti il PMY e, successivamente, è stato protagonista della conferenza stampa assieme al sindaco di Palermo Roberto Lagalla. Uno spazio nuovo, restituito alla città . Gli urbanisti già lo chiamano il "Quartier d'acqua", a volere sottolineare la predominanza di questo elemento e la vicinanza al mare. Da oggi Palermo può tornare ad esprimere in pieno il significato originario del suo nome, dal greco antico, "tutto porto".
“Provvedere alla rivitalizzazione del waterfront, con esiti di eccellenza, è quanto abbiamo fatto a Palermo, dove un'area in declino è diventata un'opportunità di sviluppo”, spiega il presidente Monti. “Siamo consapevoli che la capacità competitiva dei territori è in chiara relazione con la modernizzazione della dotazione infrastrutturale degli stessi e dei servizi offerti. Così anche il molo, da accozzaglia di cemento e di funzioni, è cambiato, acquisendo destinazioni d’uso del tutto nuove che hanno a che fare con la riqualificazione culturale e l’accoglienza turistica. Quelle realizzate sul molo Trapezoidale, oggi Palermo Marina Yachting, sono modifiche di assetti funzionali che non snaturano il genius loci, anzi conferiscono un carattere indelebile ai paesaggi, enfatizzano simboli e valori legati alle vicende storiche e proiettano il visitatore – sia esso un residente o un turista – all'interno del mondo dei flussi e delle emozioni che le città portuali sanno produrre e suscitare”.
“Da oggi – riprende Monti - su quest’area si muoveranno almeno due milioni di persone ogni anno: possiamo affermare che il raccordo tra porto e centro storico è ormai assicurato e l'obiettivo di ritrovare nel mare un elemento di identità è stato sostanzialmente realizzato. Adesso i simboli e i valori di questo spazio sono diventati la cultura, la fantasia, il gioco, il loisir, la difesa del mare, l’esposizione delle eccellenze del made in Sicily, attorno al motore del luogo, ovvero il Castello a Mare, valorizzato e pronto a incrementare l’offerta culturale cittadina. Ma oltre al presidio archeologico, c’è la fontana artistica con la sua acqua in movimento, c’è il piccolo teatro che guarda Monte Pellegrino, ci sarà il museo multimediale della città. Un bel salto di qualità, non c’è dubbio, trattandosi non solo di un cambiamento sull’area a mare, ma soprattutto di una vera e innovativa idea di città a forte impatto, con spazi aperti che consentono di immergersi completamente nell'esperienza marittima. Un nuovo quartiere che tutti dobbiamo impegnarci a salvaguardare”.
Da molo Trapezoidale a Palermo Marina Yachting: così Palermo supera l’indifferenza verso il suo mare
Lo spazio è stato oggetto di uno dei più importanti interventi di rigenerazione urbana realizzati a Palermo dal dopoguerra, un’opera di riconnessione dello scalo con il tessuto urbano e, soprattutto, un asset industriale e turistico. Ha interessato una superficie complessiva di oltre quaranta mila metri quadrati, su cui sono stati demoliti circa trenta mila metri cubi di strutture fatiscenti e abusive, due gru alte cinquantaquattro metri, ventinove silos. L’area ha subito, coerentemente con il Piano regolatore portuale, significative modifiche volte al miglioramento dell’offerta di servizi per i crocieristi e per la collettività. Il progetto serve a dare continuità alla passeggiata sulla Cala, estendendola sino alla parte terminale del molo Trapezoidale, oggi Palermo Marina Yachting, e al Complesso archeologico del Castello a Mare che così si candida a diventare sito Unesco, inserito nel “Percorso Arabo-Normanno”, già parte della Heritage List; a liberare le aree del Castello a Mare e a valorizzare il sito; a generare spazi per l’ozio urbano e il business legato anche al made in Sicily e, quindi, al prodotto enogastronomico siciliano con tutte le sue eccellenze. Accanto al Parco archeologico del Castello a Mare, di cui gli scavi hanno rintracciato il perimetro, sono stati realizzati una passeggiata, una piazza, un lago urbano, nove edifici con differenti destinazioni, tra cui un convention center e un piccolo teatro panoramico da 200 posti, parcheggi a pagamento, quattordici attracchi per mega yacht per attivare un nuovo segmento di traffico.
Qualche numero: oltre 40 mila metri quadrati di area di intervento, 7000 mq occupati dal laghetto urbano, superati i 30 milioni di investimento, meno di due anni di lavori. Uno storico tratto della costa cittadina, che da sempre rappresenta un luogo di interazione tra la città e il porto, è stato in tal modo sottratto al degrado e “popolato” di funzioni e di usi a carattere urbano. Il molo Trapezoidale ha cambiato faccia, è diventato una marina bay, una sorta di Barceloneta di grande fascino e dalla forte identità, perché è moderna ma ingloba il passato, quel Castello a Mare posto a presidio della città antica. Qui verrà dato il benvenuto ai passeggeri crocieristi, ai passeggeri per le isole e ai diportisti che raggiungeranno le nostre coste a bordo di grandi yacht o di altre imbarcazioni; qui verrà accolta la popolazione locale: oltre due milioni di persone all’anno potranno usufruire di una grande area commerciale e storica al tempo stesso, cerniera tra la nuova zona crociere e il centro storico, offrendo non solo servizi al turismo, alla nautica da diporto, al tempo libero e al commercio, ma anche alcuni servizi culturali in grado di innalzare il rango dell'area portuale con conseguente generazione di valore.
Il Palermo Marina Yachting, appena inaugurato, chiuderà alle ore 01,30, un orario che verrà prolungato fino alle 02.30 nei fine settimana (venerdì/domenica). La riapertura è prevista alle 06.00 del mattino. La fontana danzante musicale più grande d'Italia incanterà i palermitani dal lunedì al giovedì ogni ora dalle 19 alle 22. Nel weekend (dal venerdì a domenica) si potranno ammirare i suoi giochi d'acqua a ritmo di musica dalle 20 alle 24.
In basso, galleria di immagini e video
Porto di Palermo - Lavori di riqualificazione del Molo Trapezoidale
Progetto e ingegnerizzazione
Ufficio Tecnico Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale, Ing. Enrico Petralia
Architettura Arch. Sebastiano Provenzano, Provenzano Architetti associati
Direzione Lavori: Ing. Enrico Petralia, Adsp
Direzione artistica: Arch. Sebastiano Provenzano
Fontana artistica: Forme d’Acqua Venice Fountains
Importo dei lavori: oltre 30 milioni di euro
Durata del cantiere: 18 mesi
Impresa appaltatrice: COSEDIL (Santa Venerina CT)
Clicca sul pulsante per il link al sito dell'Autorità Portuale
La Distillerie dell’Etna dei F.lli Russo lancia il profumo Zagaro e la linea di cosmetici Duva
Forte della sua storia che risale al 1870, la Fratelli Russo, grazie anche alle idee innovative della vulcanica Anna Maugeri Russo che cura il marketing dell'azienda, è pronta a fare un'incursione nel mondo della cosmesi.
Dalle morbide e profumate vinacce dei pregiati vitigni siciliani nasce Duva, l'innovativa linea di skincare firmata Russosan, a base di olio di vinacciolo, dall'altissimo potere idratante.
Duva porterà da fine marzo la cosmetica di lusso sugli scaffali del largo consumo. La novità va a braccetto con il nuovo profumo, assolutamente unisex, Zagaro, prodigioso esperimento che rievoca i sentori del noto amaro dell'azienda dal profumo avvolgente di arance e mandarini.
Il profumo Zagaro si fa notare per la sua sensuale nota agrumata. Il carattere frizzante del mandarino siciliano si fonde con la dolcezza olfattiva dell’arancia di Ribera dop, senza però risultare mai stucchevole. Impercettibili, ma persistenti sono le note fresche del mix di erbe aromatiche che crescono spontanee sull’ Etna. Tra tutte spicca la menta e il rosmarino.
Chiude il bouquet olfattivo, il geranio che lo rende irresistibile e avvolgente. Un regalo che stupisce e difficilmente stanca.
Anna Maugeri Russo in una locandina dedicata a Duva
Clicca in basso per il link al sito www.russosan.it
Antùra:
oltre il gioiello
Mix di geometrie, linearità, volumi, colori e sfumature fanno parte del "made Antùra". Un brand nato in Sicilia nel 2009 ed oggi vocato ad un successo internazionale. Il nome dal dialetto siciliano significa "poco fa" e dalle sue origini isolane prende in prestito la voglia di tornare alle radici ed il sorriso che si accompagna a chi riconosce il suono della parola. La crescita aziendale è costante: Antùra registra di anno in anno tassi di crescita compresi tra il 35 per cento e il 40 per cento ed esportazioni in tutto il mondo, come negli Stati Uniti, nel Nord Europa, in Giappone. Antùra rinnova ogni stagione le sue collezioni, inserisce sempre nuovi colori e nuove finiture, alterna la pelle o il tessuto alle resine di grande pregio. Le materie ripensate dalla designer Fulvia Cantagallo sono resine sintetiche di alta qualità che poi vengono lavorata con laserature, verniciature, effetti metallici e poi anche ottone, galvanizzato e trattato con protezioni e verniciature anallergiche, strass votati ad un discorso pop. La ricercatezza nel design dei gioielli e la capacità di creare un mix equilibrato tra le forme adottate e le finiture associate consente di poter spaziare dall'oversize al minimal. Questa caratteristica le ha permesso di essere considerata oggi una delle aziende più innovative nel campo degli accessori in Italia. Alcuni pezzi iconici fanno bella mostra di sé nel bookshop del Guggenheim museum di Venezia.
Visitate il sito www.anturaccessori.com
Link cliccando sul bottone in basso
Negli spazi del nuovo Terminal Cruise del Porto di Palermo, è stata presentata la nuova rivista Be Sicily Mag, un'evoluzione 2.0 di Be Shopping, edtore e direttore esecutivo Stefania Baio, direttore responsabile Licia Raimondi, vicedirettore Donatella Spadaro. "E' il magazine che vuole racontare tutto il bello della Sicilia - spiega Stefania Baio - stesso cuore e stessa passione di Be Shopping, con la trasparenza, l'onestà e il rispetto nei confronti dei lettori". Seimila copie ad edizione, un quotidiano on line, canali social, più storie e volti, più cultura e società, più food, attualità e interviste dedicate alle imprese e ai migliori designer nel campo della moda e dell'arredamento. Nel numero in edicola , ci sono 230 pagine patinate. La distribuzione è nelle provincie di Palermo e Trapani e negli aeroporti di Palermo e Catania. "Il fascino delle nostre eccellenze - chiosa la Baio - e le migliori realtà del settore turistico sono incastonate tra alcuni degli scorci più belli del mondo".Cliccando sul bottone, il link al sito www.sicilymag.it.
Stefania Baio
Massimo Ardizzone raddoppia e organizza nell'atelier di via Libertà anche un evento dedicato agli aromi che curano l'umore
E' stato dedicato alla terapia dell'umore l'evento organizzato da Massimo Ardizzone all'interno della boutique in via della Libertà 12/A a Palermo. L'appuntamento è stato il 23 marzo scorso ed ha visto protagoniste le piramidi olfattive, secondo una tecnica che permette di classificare le note che compongono un profumo. A intrattenere gli ospiti, la musica di Manola dj, letteralmente "inscatolata in una box di vetro fuori il negozio. Durante la serata, è stata inoltre presentata l'ultima collezione primavera-estate di Antonio Marras, uno dei più importanti stilisti della moda italiana.
I capi sono esposti all'interno di quello che è stato considerato uno dei 10 best shop italiani, che porta la firma della designer-imprenditrice cinese Hui Zhou Zhao. E, a proposito di profumi, i brand che saranno presentati saranno Initio, Tiziana Terenzi, Orenz e Maison Bisou.
Atelier Emé:
una sfilata per tutte
Palermo, 30 ottobre 2022
Villa Igiea
Atelier Emé Tour fa tappa a Palermo nella favolosa atmosfera di Villa Igiea,storico hotel
della città , sinonimo di lusso e romanticismo . Non sono mancati, anche per questa occasione, ospiti e celebrities locali.
Gloria Maria Corso e Ilenia Mannino ,note influencer, hanno scelto di indossare rispettivamente i
modelli Re -Vibes e Lille , che valorizzano la figura mettendone in risalto la femminilità.
L ’ abito Re- Vibes scelto da Gloria nel colore Deep Lake presenta un corpino finemente drappeggiato con profonda scollatura a V per mettere in risalto decolleté e sottili spalline di raso si incontrano nel centro sulla schiena creando un gioco. La gonna lunga e scivolata con morbido arriccio definisce i movimenti sinuosi di c hi la indossa, comunicando raffinatezza ed eleganza.
Bordeaux che richiama l ’autunno invece per il modello Lille scelto da Ilenia , caratterizzato da un corpetto
sartoriale in crepe con coppe effetto bustier.
Le spalline sono di crepe de chine doppiate e arricciate per dare un effetto boho e il punto vita è delineato da una baschina. L’ ampia gonna in crepe de chine è formata da quattro balze arricciate alle attaccature e dritte al fondo,
che creano movimento.
La collezione sposa gioca con lunghezze diverse e ampiezze di gonne che si aprono sotto bustier maliziosi e preziosi
per un sapiente mix di tradizione e freschezza.
L'evento è stato all ’ insegna di una ritrovata socialità e condivisione, protagonista una sfilata di abiti da sogno che regalano un tocco di magia nei momenti speciali come nel giorno del fatidico sì.
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